Pik Badaluk e i suoi amici. Libri per l’infanzia a Trieste 1900-1940
Autore
Simone Volpato - Giorgio Tumanischvili
Editore
Libreria antiquaria Drogheria 28
Anno
2016
Prezzo
€ 15,00
Descrizione
Nella baldanzosa libropoli dei bambini triestini del Novecento le serate prima di dormire erano allietate dalle avventure di Pik Badaluk, Reuccio Nanetto, Saltapicchia, Tirlimbirli, Billy l’elefante con i genitori Giumbo e Giumbina, le tre scimmie Ri – Ro – Ra: di quei libri, editi dalla Editoriale Libraria, ancor oggi qualcuno può non ricordare la storia narrata o le filastrocche ma ha il vivido ricordo, e forse rimpianto, della veste editoriale, delle copertine, delle illustrazioni. Ma i nomi di Mago Cif – Mario Todeschini, di Camilla Del Soldato, di Lina Schwarz, di Olga Visentini, di Lucia Bocassini Tranquilli, la “Menta Piperita” che dirigeva la sezione di Trieste del “Giornalino della Domenica” rimangono indelebili nella memoria. Ma forse non potrà dimenticare anche quei libri, in lingua tedesca, tutti coloratissimi che erano presenti nello scaffale di ogni buona famiglia borghese: in prima istanza quel Das Mampampe Buch di Hermann Abeking che diventerà a Trieste, magicamente, La storia di Pik Badaluk; e ancora le avventure della piccola Herta, la scuola dei leprotti, gli omini di sabbia, le peripezie di Hans Wundersam che soccorre un angioletto con le ali ghiacciate. Ma sempre in quelle case un piccolo scaffale era riservato a “Il giornalino della Domenica”, al “Corriere dei Piccoli”, ai libri illustrati da Angoletta, Rubino; e in qualche parte della casa vi erano gli abecedari e i giochi provenienti dal negozio udinese di Ida Sello. E se qualcuno avrà curiosità potrà anche andare a ricercare questi libri per ragazzi nei fondi librari della Biblioteca civica “A. Hortis” e alla Statale Isontina di Gorizia dove troverà Pinocchio, Cuore, opere di Verne, di Salgari, di Yambo (e scoprirà il rapporto ambiguo tra biblioteche e questo materiale che è diventato negli anni sempre più raro e di pregio). In questa mostra, la prima in assoluto a Trieste, entrerete in un giardino inaspettato, in un mondo dei balocchi pieno di cose materiali, sobrie ed ingegnose, di illustrazioni capaci di educare gli occhi dei piccoli e dei grandi; e scorrendo con attenzione il catalogo ognuno dei visitatori e dei lettori potrà ricordare il proprio scaffale dei libri che aveva da bambino, animato da personaggi che hanno influenzato, potentemente, la loro immaginazione; e potranno concedersi un sorriso, un lampo di memoria, per poi ritornare nella propria casa a cercare i libri della Editoriale, a parlare con il negretto Pik e l’elefante Billy, con Grifolino e Donna Oca perché “nel paese dei Balocchi presto ognun vuol arrivar”.