Letteratura triestina

Todeschini Mario

Tirlimbirli e Compagnia

1922, La Editoriale Libraria

Trieste, La Editoriale Libraria, [1922]. Leporello (cm. 11×12,5, chiuso; cm. 176×12.5, aperto). Copertina in cartonato a colori, il verso riproduce le novità editoriali. Esemplare dato in omaggio “della Sartoria Marchesi Torino Via S. Teresa 1”. La versione italiana è tratta da quella tedesca Tschingtsching Bumbum! Nur immer ’rein, o Publikum! Einespahafte Geschichte (Leipzig, Alfred Hahns Verlag Dietrich u. Sell, [1a ed. 1916], testo di Johanna Huber e Adolf Holst, illustrazioni di Else Wenz-Viëtor). I testi italiani furono probabilmente scritti da Mario Todeschini. Cfr. Pik Badaluk e i suoi amici, Trieste, Libreria antiquaria Drogheria 28-Comune di Trieste, 2015, p. 28.

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Fortuna Aldo

Contro il cosidetto Futurismo

1914, Stabilimento Tipografico A. Quattrini

Firenze, Stabilimento Tipografico A. Quattrini, 1914. In 16°, 19, [1] p., brossura verdina con barbe stampata in rosso ai piatti, leg. in punto metallico. Esemplare con timbro della Libreria Saba nel contropiatto anteriore.

Cfr. Quanto hai lavorato per me, caro Fortuna! Lettere e amicizia fra Umberto Saba e Aldo Fortuna (1912-1944), a cura di Riccardo Cepach, Trieste, MGS Press-Comune di Trieste, 2007, p. 90- 91 e 92-94; Libreria Antiquaria Pontremoli, Futurismo. Collezione Mughini, a cura di Giacomo Coronelli, 2014, p. 142 scheda n. 160.

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Francini Bruni Alessandro

Joyce spogliato in piazza (Un’indiavolata caricatura dello scrittore irlandese) (La copia di Stanislao Joyce, Saba, Pittoni)

1922, La Editoriale Libraria

Trieste, La Editoriale Libraria, 1922 [Stabilimento Tipografico L. Herrmanstorfer Officine Gra- fiche de «La Editoriale Libraria»). In 4°, [5]-41, [3] p., tre fotografia b/n., brossura editoriale, leg. punto metallico. Nella parte superiore del dorso pecetta con firma «Joyce» ossia Stanislao Joyce. Nel retro copertina accanto all’indicazione del prezzo Lire 3 è aggiunta a penna la parola “netto”. All’interno timbro della Libreria di Saba e dello Zbe-Lo Zibaldone di Anita Pittoni.

Si tratta, in assoluto, della prima biografia “licenziosa” e “non canonica” di James Joyce, recitata dal Francini (Siena, 21 maggio 1878-Firenze, 7 aprile 1964) sotto gli auspici, come si legge in frontespizio, «dell’Associazione della stampa della Venezia Giulia, nella Sala della Società Filarmonico-Drammatica, la sera del 22 febbraio 1922». La conferenza, ben più famosa quella che tenne Svevo nel 1927 per il Convegno di Enzo Ferrieri, fu seguita con disappunto da Stanislaus, il fratello di James che viveva a Trieste, e che ne odiò talmente il testo da auspicarne la distruzione delle copie (ma qualcosa dovette sopravvivere…). Per quali motivi questa conferenza, scritta peraltro da un amico di Joyce, suscitò tanta ostilità? Faccio un esempio: Joyce viene descritto, fisicamente, come «coperto di cenci come un mendicante, si trascinava con disinvoltura una catapulta che chiameremo valigia, una pellancica di lupo campatoio che ha perso il pelo e non il vizio di ridere a crepapelle della miseria del suo padrone e signore». Certo leggere che Joyce parlava «uno strana italiano. Stracco convien dire meglio che strano, un italiano ciompo pieno di trafitte e di scrofole» ora non può farci che ridere… ma alcune indicazioni sono illuminanti «la sua testa è un alveare d’idee asimmetriche e discontinue. E tuttavia c’è un ordine perfetto. Il caos se mai è nell’anima».

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De Mertens Charles

Trattato delle peste del celebre signor dottor De Mertens dalla latina nell’italiana favella trasportata dal signor Lorenzo Rondolini, dottore di medicina e Membro dell’Accademia degli Arcadi Romano-Sonziaci

1786, Stamperia Governiale

Trieste, Ces. Reg. Privilegiata Stamperia Governiale, 1786. In 4°, [4]-157, [1] p., leg. in carton- cino rigido con copertina che presenta una composizione geometrica con al centro, dentro un ovale, la scritta “Mertens Trattato della peste” e sotto, in un rettangolo, “Traduzione del dottor Rondolini”. Esempl. abilmente restaurato proveniente dalla biblioteca di Cesare Pagnini a sua volta acquistata dalla Libreria antiquaria Umberto Saba come da timbro.

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Gatto Alfonso

L’allodola (La copia di Saba)

1943, All’Insegna del Pesce d’Oro

Milano, All’Insegna del Pesce d’Oro [Scheiwiller], 15 aprile 1943 (Serie letteraria). In-32°, (32) p., brossura con sovracoperta blu risvoltata a tamburo. Tiratura doppia: esemplare I di XXXV su carta Japon numerati a mano per gli amici del libro e in 215 esemplari carta uso mano (ns. 35). Completo dell’allegato con il ritratto fotografico in bianco e nero dell’autore. Esempl. con timbro di appartenenza della Libreria Umberto Saba. Ottima copia di uno dei superstiti esempl. andati distrutti ma per fortuna pervenuti nell’antro poetico di Saba.

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Giotti Virgilio

Appunti inutili (1946-1955)

1959, Edizioni dello Zibaldone

Trieste, Edizioni dello Zibaldone (Seconda Serie), 1959. In 16°, 90, [8] p., [3] tav., brossura editoriale, ritratto fotografico dell’autore in b/n, in fine facsimili e una riproduzione fotografica, esemplare su carta vergata. Esempl. senza numero con timbro «Zbe» (Lo Zibaldone). Edizione originale in tiratura limitata di 450 copie (ns. 41), con quattro riproduzioni del manoscritto dell’autore e due fotografie. Prefazione di Giani Stuparich.  Uno dei testi più strazianti di Virgilio Giotti: una sorta di diario quotidiano alimentato dall’ansia per la sorte dei figli che parteciparono alla campagna di Russia e poi dalla disperazione per la notizia della loro morte. Esempl. perfetto corredato da materiale pubblicitario dello «Zibaldone».

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Marin Biagio

I mesi dell’anno. XII inediti di Biagio Marin

1962, Alut

Trieste, Alut [Roma, Istituto Grafico Tiberino], 1962. In-8°, [6]-18, [2], legatura con alette, copertina con titolo in rosso, sottotitolo in neretto e vignetta con Atena e scritta Associazione Laureati Università di Trieste. Esemplare, ancora intonso, appartenuto ad Anita Pittoni come si evince dal timbro “Zbe” (Lo Zibaldone) apposto nel colophon. Rara plaquette in lingua italiana, non inserita nell’opera omnia di Marin stampata nel 1991 dalla Lint di Trieste. Presso la Alut di Trieste, diretta da Pio Montesi, professore presso la Facoltà di Architettura di Trieste, uscirono Sono uno di voi di Libero De Libero (1962), Due poesie per la fine dell’estate di Leonardo Sinisgalli (1963), Viaggetto in Etruria di Ungaretti (1965), Qualcosa da ricordare per l’oblio di Alfonso Gatto (1967), Versi nella nebbia e dal monte di Giorgio Caproni (1968), Del guardare in faccia di Elio Filippo Accrocca (1968). Esempl. in ottime condizioni, leggero strappetto sulla legatura.

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Marinetti Filippo Tommaso

Mafarka il futurista. Romanzo. Traduzione dal francese di Decio Cinti. 5° migliaio

1910, Edizioni Futuriste di «Poesia»

Milano, Edizioni Futuriste di «Poesia» (Soc. Anon. Poligrafia Italiana), [marzo] 1910. In 16°, 329 p., [7] p., brossura gialla, titoli neri ai piatti e al dorso. Prima versione italiana integrale di «Mafarka le futuriste». Il romanzo di Marinetti fu sequestrato nei primi giorni di aprile e sottoposto a processo per oltraggio al pudore; dopo una prima assoluzione nell’ottobre dello stesso anno, il romanzo fu condannato definitivamente in appello: all’autore due mesi di prigione, «che però si risolsero in una multa e nel divieto di far circolare l’opera. L’edizione successiva apparve infatti in forma purgata (Sonzogno, 1920)» (Salaris). Doppia provenienza sia della Libreria Umberto Saba, come da timbro, un po’ abraso, posto nel margine superiore destro del foglio di guardia anteriore sia dello «Zbe» (Lo Zibaldone) di Anita Pittoni. Esempl. in ottime condizioni.

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Mittner Ladislao

La poesia di R. M. Rilke dal “Sacrificio ai Lari” alle “Nuove poesie”. Lezioni di letteratura tedesca tenute nell’anno accademico 1947-1948

1948, Editoria Liviana

Padova, Editoria Liviana [Padova, Successori Penada Stampatori S.p.a], 1948. In 4°, [5]-249, [3] p., brossura editoriale. Esempl. n. 172 che reca la firma dell’autore per certificare che le copie non siano contraffate. Quando vi erano seri corsi universitari bastava anche una dispensa come questa, su Rilke scritta dal famosissimo professore Mittner. Esempl. con sottolineature e commenti, presenta i margini della copertina un po’ sfrangiati.

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Muret Marc-Antoine

Conseils d’un père a son fils imitès des vers que Muret a ècrits en latin pour l’usage de son neveu par N. Francois (De Neufchateau).

1969, Stamperia Valdonega

Verona, Stamperia Valdonega, 1969. In-4°, [8] c., 46, [2] p., legatura in cartoncino verde con titolo in nero sul piatto anteriore con astuccio. Edizione fuori commercio stampata in cinquecento copie. L’Institution des Enfans di Muret, apparsa a Parigi nel 1797, fu rieditata a cura di Neufchateau nel 1801 da Bodoni [A Parme, imprimé par Bodoni, MDCCCI. (G. B. Bodoni, 1801); Brooks, 805. Giani, Autentiche ediz. bodoniane, n.135], offrendo la traduzione in tre lingue differenti (italiano, francese e tedesco) dei versi originali latini. Ogni pagina dell’edizione bodoniana comprende infatti un distico latino e le quartine nelle differenti lingue ciascuna in un carattere tipografico diverso (italico, romano e gotico) e in dimensioni differenti. Si tratta quindi di 46 brevi componimenti sulla buona educazione cristiana e sociale che il Muret compose per suo nipote. In questo caso siamo invece alla presente di una ulteriore edizione a cura della Stamperia Valdonega, Officina bodoniana. Esemplare appartenuto ad Anita Pittoni come da timbro «Zbe» (Lo Zibaldone) nel colophon.

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